lunedì 16 giugno 2014

Coppa dei Nesci

14 giugno 2014. Io e Lauris con Zazà alla Coppa dei Nesci organizzata dalla LNI di Sestri Levante e dalla veleria Wsail. Le previsioni del tempo non sono buone e quando ci svegliamo una cappa d'umidità che ristagna sul Golfo del Tigullio fa presagire una giornata senza vento. Alle 10,30 siamo nei pressi della linea di partenza che tagliamo alle 10,50. Si è alzato un venticello da S che poi girerà da SSE. La prima boa è posta nella rada di Sestri, la giriamo, ma finiamo in un buco di vento, mentre le barche che ci precedono si allontanano. Ci riprendiamo e arriviamo, di bolina, alla seconda boa posta al largo del promontorio di Sestri, non siamo messi male. Issiamo il gennaker e ci dirigiamo verso la terza boa posta al largo di Chiavari. In queste condizioni Zazà si comporta molto bene e arriviamo in boa grossomodo nel primo terzo dei concorrenti. Però nel tratto successivo, verso l'allevamento ittico da lasciare a destra e poi verso Sestri dove è posta la linea di arrivo, le barche più grandi e veloci ci passano inesorabilmente. Costanza ci passa proprio sulla linea d'arrivo, aahhh che rabbia! Avrei voluto lasciare Nino alle spalle! Alla fine siamo ventottesimi su trentotto, non malaccio per la nostra vecchia, cara Zazà. A sera tradizionale cena sull'ex molo FIT a Sestri Levante. Ottimo come sempre il menu (salumi, trenette al pesto, alici fritte, sorbetto e vino bianco a volontà), ma si scatena un temporalone, i gazebi sotto i quali sono disposti i tavoli per un po' riescono a ripararci, ma poi la pioggia si intensifica e il vento li rende quasi inutili. Finiamo in fretta e furia e poi si scappa. Peccato, soprattutto per gli organizzatori. Comunque divertente... non mancheremo né alla prossima "Lui e lei", né alla prossima "Nesci".

venerdì 6 giugno 2014

Soli alla meta

tra il 29 maggio e il 2 giugno abbiamo partecipato a bordo di Costanza, la barca di Nino, al 12° Raduno Velico d'Altura Trofeo Renzo Pasini, organizzato dalla sezione di Sestri Ponente della LNI sul percorso Genova-Macinaggio e Macinaggio-Genova. La partenza è stata data alle 18 di giovedì 29 davanti al porto di Genova. Vento debole che però ci permette di muoverci sia pur lentamente, siamo nel gruppo dei primi. Al calar del sole il vento da SE aumenta un po', ma durante la notte cala del tutto. Notte senza luna e nel buio si fa del tutto per far avanzare la barca mentre i tipici soffi ci avvertono della presenza dei delfini. A partire dalle prime ore del mattino iniziano a susseguirsi le chiamate radio dei concorrenti che hanno deciso di ritirarsi dalla regata e di procedere a motore. Quando sorge il sole rimaniamo in pochi ad insistere a procedere a vela. Visto che non abbiamo fretta di giungere in Corsica decidiamo comunque di procedere a vela, il vento rimane pochissimo. Ecco che appare la Corsica e il vento aumenta un po', quando ormai la Giraglia è in vista si alza un bel vento che presto raggiunge i 20/25 nodi. Si procede di bolina, prima stretta e poi un po' più larga, sbandati ma cerchiamo di tenere il massimo della tela possibile per cercare di giungere al traguardo entro le 20, orario in cui è stato fissato il tempo massimo. Ecco la Finocchiarola la cui boa cardinale segna l'allineamento della linea di arrivo, si cerca di far filare al massimo la barca, tagliamo il traguardo alle 20,15. Fuori tempo massimo di 15 minuti, ma unici ad aver percorse tutte le 90 miglia a vela. Una bella soddisfazione comunque a cui si aggiunge la decisione della giuria di tenere comunque buono il nostro arrivo.
Alla partenza si procede lentamente
Di bolina nel Golfo di Genova
Il vento è arrivato Sabato colazione, un po' di spesa e poi facciamo un giro a vela nei paraggi di Capo Corso, sulle montagne nuvoloni minacciosi, ma sole sul mare. A sera una simpatica e buonissima grigliata sul molo di sovraflutto.
Costanza ormeggiata a Macinaggio
La Capraia di lontano
La Giraglia sembra una balena con un faro in testa Domenica alle 11 partenza per la regata di ritorno. Si parte con un bel vento, in poppa, si fila a 6 nodi, il morale è alto. Purtroppo però dopo alcune ore il vento cala. Poi scompare del tutto e ruota in modo da provenire proprio dalla direzione della meta. E' debolissimo, ci si muove appena, raramente tocchiamo i due nodi. Si lotta tutto il giorno e tutta la notte sperando che si alzi un po' di vento, ma niente da fare... a metà mattina, nemmeno a due terzi del percorso, ci arrendiamo, ancora una volta per ultimi, e accendiamo il motore. Peccato...
Si va di spi poco dopo la partenza
Enri alla scotta
Il resto dell'equipaggio: Lauris, Nino, Claudio.